nonno e nipoti

Celeste

Quello che segue è il testo della lettera che quattro ragazzi hanno letto al funerale del nonno.

La malattia di Huntington è una malattia ereditaria che inizia con spasmi o scatti involontari e in seguito progredisce a movimenti involontari più pronunciati e deterioramento mentale.

Nella malattia si assiste alla degenerazione delle parti del cervello che rendono fluidi e coordinano i movimenti.

Questi ultimi diventano convulsi e scoordinati e la funzione mentale, che include l’autocontrollo e la memoria, si deteriora.

Tutto ciò a cui questa malattia non si lega però, è l’anima della persona. L’anima vive dentro ognuno di noi, e nessuno può sottrarla, neanche una malattia può invalidarla.

L’anima, definita immortale, è quella che fino alla fine è rimasta in te, e cercava attraverso alcuni gesti di mostrare ciò che purtroppo la malattia nascondeva agli occhi di tutti noi.

I piccoli gesti, quelli da considerare, il tuo cercare l’anello di matrimonio al dito, il tuo “buongiornone” immancabile, il tuo cantare “vecchio scarpone”, il modo in cui in qualche modo facevi capire a chiunque ti venisse a trovare che l’avevi riconosciuto.

È dura accettare la realtà, soprattutto quando ti viene sbattuta in faccia, mette timore, nascono tante paure, ma la cosa che può essere più di conforto e d’aiuto, è la vicinanza della propria famiglia, il supportarsi, e l’esserci l’uno per l’altro.

Noi, possiamo solo ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine in questi anni, che ci hanno aiutato ad accudirti, che ci hanno supportato e sostenuto nei momenti più difficili.

Ma la persona a cui più bisogna dire grazie, è Nonna, colei che con coraggio e amore è stata al tuo fianco fino alla fine, non lasciando mai la tua mano.

Purtroppo, essendo una malattia degenerativa, arriva anche il momento dell’addio, in cui la prima domanda che sorge spontanea è “ma perché?”; domanda a cui non ci si riesce a dare risposta.

Ma in questo addio, spero che ora tu possa cantare a squarciagola le tue canzoni preferite, ma soprattutto che finalmente, il tuo corpo e la tua mente siano di nuovo tuoi, per il resto, la tua anima continuerà a vivere, nel cuore delle persone che hai lasciato qui.

 

Dai tuoi nipoti: Angelica, Celeste, Emiliano e Damiano.

 

 

nonno e nipoti